Complesso dell’Annunziata

Complesso di fabbricati con ampia corte situato nel quadrante sud-ovest del centro storico della Città di Imola, nei pressi della Rocca Sforzesca, compreso nelle vie Fratelli Bandiera, Piazzale Giovanni delle Bande Nere, Viale Caterina Sforza e Vicolo Sant’Apollonia.

La composizione attuale è frutto dei successivi rimaneggiamenti, nuove costruzioni e adeguamenti che si sono succeduti a partire dalla fine del 1500 attorno al nucleo iniziale costituito dal palazzo “Carradori” quando fu eretto un monastero delle cappuccine sotto la regola di Santa Chiara, poi costruita la chiesa consacrate e intitolata nel 1635 all’Annunciazione della Beata Vergine (l’edificio ora adibito a sala dell’Annunziata, con alcune modificazioni interne eseguite nel 1700 dall’architetto Domenico Morelli), quindi con l’aggiunta di un oratorio “interno” (anche questo rimodellato internamente dal Morelli).

Si susseguirono continui rimaneggiamenti fino al 1823 quando con lo scambio delle sedi le clarisse (nel frattempo qui confluite) e le cappuccine lasciarono il complesso monastico che ospitò le Alunne di San Giuseppe (che comprendeva le Donzelle, le Orfane e le Mendicanti).

Anche questa nuova destinazione comportò continue modifiche ai fabbricati per adeguarli alle nuove esigenze e per ospitare dal 1858 le scuole per le esterne, poi dal 1904 le scuole professionali femminili. A tal fine nel 1905 si eseguono consistenti lavori di riadattamento delle parti del complesso poste a sud.

Nel dopoguerra si consolida l’utilizzo degli ambienti per le scuole professionali e fino all’anno 2000 vi ha sede dell’Istituto Tecnico Professionale “Cassiano da Imola”.

Nel corso degli ultimi anni gli ambienti, dopo alcuni utilizzi temporanei riconducibili a funzioni pubbliche, sono stati recuperati e rifunzionalizzati per ospitare istituzioni musicali (Banda Cittadina e Scuola di Musica Comunale Vassura-Baroncini) associazioni culturali, sala espositiva nell’ex chiesa, centro professionale, sede del Centro Imolese Documentazione Resistenza Antifascista e Storia Contemporanea (CIDRA) – Museo della Resistenza e del Novecento.

Oltre agli ambienti per le istituzioni culturali, il complesso contiene tre alloggi realizzati negli anni ’80 del secolo scorso di Edilizia Residenziale Sociale.